Vino a denominazione d'origine controllata, ottenuto da vitigni i cui vigneti
presentano la seguente composizione: Trebbiano toscano 20% circa; Malvasia
bianca toscana 20%; Rossetto (Trebbiano giallo) 15% circa. Tali uve devono
essere prodotte nei territori dei comuni di Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo
Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte, Marta, con l'esclusione in
particolare, dei terreni di fondo valle molto sciolti od umidi. All'atto
dell'immissione al consumo, il vino deve rispondere alle seguenti
caratteristiche: limpidezza: brillante; colore: giallo paglierino; odore:
vinoso; sapore: sapido, corposo, armonico, asciutto od abboccato; gradazione
alcoolica complessiva minima: gradi 11; acidità totale: da 5 a 7 per
mille; estratto secco: da 18 a 22 grammi litro; ceneri: da 140 a 2 per mille
║ Secondo la tradizione il nome di questo vino risale al XII sec.: un
servo che precedeva nel viaggio un prelato tedesco venuto in Italia in occasione
dell'incoronazione imperiale di Enrico V, aveva il compito di contrassegnare con
la parola latina "est" (in italiano "c'è") le locande in cui si poteva
trovare del buon vino. Giunto a Montefiascone, il servo scrisse la parola tre
volte a sottolineare l'eccezionale bontà del vino locale.